L'arte di NANDE è finalizzata al recupero del passato, con l'intento di valorizzarlo nel presente.
La "memoria" diventa soggetto delle sue opere. Attraverso di essa l'artista fa conoscere e restituisce dignità a realtà dure, difficili, ma pur sempre realtà.
II suo discorso pittorico inizia nella seconda metà degli anni '60 con figure evanescenti che tentano, quasi timidamente, di emergere attraverso i colori.
Con il tempo si fa strada il tentativo di recuperare anche le tradizioni culturali. L'artista esordisce con una serie di quadri intitolati "Recupero". Si tratta di soggetti estrapolati dai grandi temi sacri. Coerente con il suo pensiero, Nande non sceglie di raffigurare le scene complete tradizionali. Egli, come attraverso una lente d'ingrandimento, sofferma l'attenzione negli angoli nascosti della scena, dove di solito l'occhio umano difficilmente si posa. Recupera particolari (piedi, mani, sguardi, ecc…) che emergono dalla tela quasi lacerandola. I dettagli sono definiti e portati alla luce con pennellate chiare e decise, che si impongono all'attenzione dell'osservatore. Nonostante quella patina di screpolature, che sembra segnare il confine tra passato e presente, si ha l'impressione di essere all'interno della scena e non si possono non provare le emozioni di quell’attimo e di quel gesto.
Nelle sue tele riaffiorano immagini di animali, bambini, donne, vecchi inseriti nel progetto di scene sacre, sapientemente ripreso, ma che presenta un raffinamento della tecnica e del pensiero.
Ritornano gli sfumati, che avevano caratterizzato l'artista in giovane età. Soggetti invecchiati dal tempo e immersi nell'oblio sfondano la tela con espressioni e messaggi sempre più attuali.
II tentativo di riprendere il passato, ormai dimenticato, diventa una missione per il pittore, che si ribella ad una società che, presa dai ritmi frenetici, non vede o non vuole vedere le cose importanti e si limita all'apparenza.
Rilevante è la scelta dell'inquadratura, che tende a focalizzare tutto ciò che dall'alto non si vede.
Per rendere l'aspetto cromatico più autentico e semplice, come le sue figure, attenua il chiaroscuro, tralasciando del tutto il nero. Ottiene il contrasto luce-ombra con i soli colori primari, che gli servono per tutta l'opera, accostandoli non a caso, ma secondo una scelta, frutto di una rigorosa ricerca.
Recupero, dunque, di soggetti, ma anche di colori.
Con i suoi dipinti vuole fermare il tempo per un attimo e costringere l'osservatore, anche quello più distratto e occasionale, a cogliere aspetti della realtà che, talvolta, trascura.
Studi e ricerche sul tema del recupero e sui mezzi espressivi continuano, perché Nande sa che "quando l'uomo cessa di creare, cessa di vivere".
Da catalogo - Valori da recuperare - Gallipoli, agosto 20002 Ermelinda De Carlo